Defibrillatore aziendale

Defibrillatore in casa: dovresti davvero averne uno?

Ti sarà certamente capitato di vedere in tv, una scena in cui un medico urla “LIBERA”, mentre eroga una scossa al petto di una persona, per riportare il suo cuore a battere.
Il macchinario che usa si chiama defibrillatore e a parte quelli che vediamo nei film (e negli ospedali), ce ne sono di più piccoli, portatili e leggeri, che possono essere usati da chiunque.

Non c’è un battito da perdere

Si chiamano defibrillatori automatici esterni (DAE) e si stanno diffondendo da anni in molti luoghi pubblici tra cui piazze, scuole, palestre e sempre più persone partecipano a corsi di rianimazione cardiopolmonare per imparare ad usarli.
In caso di arresto cardiaco, il defibrillatore è l’unico strumento che possa ristabilire un battito normale, se usato entro pochissimi minuti.

Le persone con gravissime patologie cardiache  o quelle che hanno avuto la fortuna di salvarsi da un arresto cardiaco improvviso, vengono sottoposte all’impianto di un micro-defibrillatore nel petto, affinché questo possa agire in automatico qualora si ripresenti l’evento.

La maggior parte, però, di coloro che non riescono a salvarsi, non sapeva di avere problemi al cuore, prima dell’arresto cardiaco. E questo in Italia accade a circa 70.000 persone ogni anno.
Immaginate che un’intera città delle dimensioni di Caserta, L’Aquila o Pavia ogni anno, viene letteralmente cancellata a causa dell’arresto cardiaco.

Defibrillatore Ergomed per uso domestico